(ASCA) - Perugia, 20 feb - ''E' ormai chiaro che per portare avanti un confronto ............

(ASCA) - Perugia, 20 feb - ''E' ormai chiaro che per portare avanti un confronto positivo e soddisfacente con le multinazionali del tabacco occorre che, accanto agli investimenti per la ristrutturazione delle Aziende, non e' piu' rinviabile un intervento deciso sulla filiera del tabacco perche' questa si costituisca in un soggetto unico ed unitario, superando la frammentazione degli attuali 6 soggetti esistiti fino ad oggi''. L'assessore alle politiche agricole della Regione Umbria, Fernanda Cecchini, ha esposto questo ''invito all'unita''' nel corso dell'incontro della filiera regionale del tabacco svoltosi in Regione. L'Assessore ha ricordato come l'ente fino ad oggi ha fatto la propria parte con l'ottenimento di una misura agroambientale consistente (990 euro ad ettaro) e con l'apertura di un bando sul Piano di Sviluppo rurale che mette a disposizione 9000 euro in 3 anni per ciascuna azienda. Adesso ha aggiunto ''stiamo individuando criteri e risorse per un ulteriore bando, che andra' in pubblicazione nella prossima primavera, per favorire gli investimenti necessari per la ristrutturazione aziendale, l'abbattimento dei costi energetici, la ricerca, la formazione e quanto altro necessario per ottimizzare il ciclo produttivo del tabacco''. Cecchini non ha negato l'intento di ''costruire ulteriori misure di accompagnamento, ma a condizione - ha insistito - che l'intera filiera faccia per intero la propria parte. Da troppo tempo viene disatteso l'impegno di ristrutturazione e di semplificazione preso dai soggetti che la costituiscono. Sei sono troppi e non si puo' piu' attendere oltre per riunirli in un unico organismo. Non e' soltanto un esigenza legata ai costi di funzionamento, pur importanti. C'e' bisogno di creare un unico interlocutore che possa confrontarsi, ed abbia la forza necessaria, con le multinazionali del tabacco per trattare quantitativi e prezzi e per difendere gli interessi ed i diritti delle aziende e dei lavoratori umbri. Soltanto a queste condizioni - ha concluso - la Regione sara' disponibile a convocare ulteriori incontri e riunioni''.